SINTESI DEL CONTENUTO DEL BLOG

In questo blog sono stati approfonditi alcuni aspetti riguardanti i disinfettanti artificiali. L'attenzione è stata po...

sabato 18 novembre 2017

I GRAFICI DEI DISINFETTANTI ARTIFICIALI

La mancanza di una efficacie disinfezione sulle ferite causò la maggior parte dei morti durante la Prima Guerra Mondiale. Si stima che solo il 5% dei soldati morì direttamente per le ferite riportate, la restante parte morì per infezioni successive.
Ai nostri giorni le norme di igiene negli ospedali sono molto rigide.
Questo grafico mostra l'adesione alle pratiche per la prevenzione dell'infezione correlate all'assistenza (pratiche incluse: uso corretto degli antibiotici, utilizzo CVC, mani pulite, adesione alla rete di sorveglianza microbiologica):














Questa tabella invece mostra l'efficacia delle varie tipologie di disinfettanti:















In quest'altra tabella invece vengono confrontati i funzionamenti di cloro e ozono diluiti nell'acqua:

I NUMERI DEI DISINFETTANTI ARTIFICIALI

I disinfettanti moderni a composizione acquosa sono molteplici, di seguito riporto alcune delle loro composizioni:
  • AMUCHINA disinfettante con- Germocid Polvere centrato. Idoneo per la disinfezione di stoviglie, indumenti, frutta e verdura, poppatoi, tettarelle. Composizione chimica: Ipoclorito di sodio 1,15g. Eccipienti: Cloruro di sodio(totale) 18g. Sodio idrato 35 mg. Sodio tetraborato decaidrato 35 mg. Acqua depurata q.b. a 100 ml.
  • PHARMAZYM PLUS. Per il lavaggio di strumenti ed attrezzature chirurgiche in: Ortopedia, Ginecologia, Urologia, Odontoiatria, Chirurgia generale, vetrerie da laboratorio, endoscopi, strumenti in gomma e in plastica. Pharmazym è idoneo per il lavaggio manuale, con apparecchi ad ultrasuoni, macchine lavastrumenti ad azione meccanica. Composizione chimica: enzima proteolitico (proteasi) di tipo endopeptidase g. 8. Tensioattivi non ionici g. 30 alcool isopropilico g. 10 antischiuma, coformulanti ed acqua depurata q.b. a g. 100.
  • BARRICIDAL “30”. Disinfezione delle cute, dello strumentario chirurgico per immersione, indicato per endoscopia. Disinfettante ad ampio spettro d’azione, attivo su Gram+, Gram -, funghi, muffe, virus quali HIV e HVB. Composizione chimica. Alchil-Dimetil benzil ammonio cloruro: 9,75% Disobutil fenossi etossi etil dimetil benzil ammonio cloruro: 3% Disobutil cresossi etossi etil dimentil benzil ammonio cloruro: 0,25%. Ingredienti inerti. Nitrito sodico: 7,5% - Acqua: 79,5%
  • POV-IODINE 100. (Polivinilpirrolidone - iodio 10%). Disinfezione del campo operatorio e disinfezione cute integra. Composizione chimica: principio attivo polivinilpirrolidoneiodio g 10 eccepienti: tensioattivo non ionico, sodio fosfato bibasico, acido citrico anidro, glicerina, acqua depurata q.b.a 100 g

I DISINFETTANTI ARTIFICIALI NEI FUMETTI

Sebbene non sia facile trovare riferimenti ai disinfettanti artificiali nei fumetti, non è inusuale che nelle pubblicità degli antibatterici si faccia uso dell'animazione. Un esempio si può vedere nello spot di un noto antibatterico per superfici di utilizzo quotidiano, dove vengono utilizzati personaggi animati che aiutano a far passare il messaggio che la disinfezione degli ambienti domestici è essenziale per la salute dei propri figli.

https://www.youtube.com/watch?v=h3h08n22geY


I DISINFETTANTI ARTIFICIALI NEL CINEMA

In diversi film i protagonisti si trovano in situazioni estreme in cui sono costretti a medicare le ferite riportate mediante metodi più o meno rudimentali, il più delle volte alquanto dolorosi. Tra i metodi più utilizzati in assenza di disinfettanti artificiali professionali si vede l'utilizzo del fuoco o dell'alcol applicati direttamente sulle ferite. Sebbene gli studi abbiano poi dimostrato che l'alcol da solo non è sufficiente per un'accurata disinfezione di una ferita aperta, nei film non è inusuale trovarlo come disinfettante. Il fuoco invece grazie alle alte temperature svolge sia un'azione disinfettante che cicatrizzante. Nel film "Rambo" di Ted Kotcheff (1982), il protagonista, interpretato da Sylvester Stallone, si estrae un frammento di vetro dal fianco, e servendosi di un bastone infuocato disinfetta la ferita. Simile è quanto si può vedere in "The Revenant" di  Alejandro González Iñárritu (2015), dove il protagonista Leonardo di Caprio utilizza prima della polvere da sparo per bloccare il flusso di sangue, e poi cicatrizza la ferita con della paglia bruciata.



Leonardo di Caprio in "The Revenant" 








venerdì 17 novembre 2017

I DISINFETTANTI ARTIFICIALI NELLA MUSICA

Nella canzone "quando tornerai dall'estero" de Le luci della centrale elettrica, scritta da Vasco Brondi, si trova un riferimento ai disinfettanti artificiali. Una strofa recita:

metteremo dei letti dappertutto, dei materassi sporchi volanti
si sparse dovunque l’odore dei disinfettanti
saremo come gli aironi che abitano vicino al campo nomadi

Nella canzone rap di Artificial kid "Assurdo" si trova un riferimento ai disinfettanti:

                                          "...e sarà il gelo e sarà una nuova morte
e poi saranno cronache di civiltà sepolte
verità distorte sopra gli schermi giganti
per cancellare il sangue con l'odore dei disinfettanti
vetri infranti e nessuno c'avrà più da ridere
e la gente allora si ricorderà che vivere
non è soltanto ingurgitare tutto pur di andare avanti
ma quando lo capirà sarà troppo tardi 
è assurdo."

I DISINFETTANTI ARTIFICIALI NELLA LETTERATURA NARRATIVA

L'importanza della disinfezione, per quanto rudimentale essa sia, è rimarcata anche all'interno di opere letterarie famose.
Tra queste, nell'Odissea si parla dell'utilizzo del fuoco e dello zolfo per sanificare una stanza.
Ulisse sta parlando con Ericlea, sua nutrice nonché custode della casa, e le rivolge le seguenti parole:

Questi allor tai parole alla diletta
Nutrice rivolgea: "Portami, o vecchia,
Il zolfo salutifero ed il fuoco,
Perché l'albergo vaporare io possa,
E Penelope a me con le fedeli
Sue donne venga; e tu l'altre per casa
Femmine tutte a qua venir conforta".

Nei Promessi Sposi è possibile trovare riferimenti a rudimentali metodi di disinfezione quando si parla dei monatti, ovvero coloro che erano addetti al trasporto dei cadaveri dei morti a causa della peste, bruciavano e pulivano gli oggetti sospettati di essere infettati. Manzoni scrive: 

Si pensi ora in che angustie dovessero trovarsi i decurioni, addosso ai quali era rimasto il peso di provvedere alle pubbliche necessità, di riparare a ciò che c’era di riparabile in un tal disastro. Bisognava ogni giorno sostituire, ogni giorno aumentare serventi pubblici di varie specie:monatti, apparitori, commissari. I primi erano addetti ai servizi più penosi e pericolosi della pestilenza: levar dalle case, dalle strade, dal lazzeretto, i cadaveri; condurli sui carri alle fosse, e sotterrarli; portare o guidare al lazzeretto gl’infermi, e governarli; bruciare, purgare la roba infetta e sospetta. 


Howard Philips Lovecraft in "Tutti i romanzi e i racconti" parla delle tecniche di disinfezione tipiche degli inizi del IXX secolo:


sabato 11 novembre 2017

LE NARRAZIONI DEI DISINFETTANTI ARTIFICIALI

Narrazioni riguardo i disinfettanti artificiali si trovano nei geroglifici egizi, nelle grandi opere di mitologia classica, fino all'Antico Testamento, dove la legge mosaica, dai libri di Levitico, Numeri e Deuteronomio, indicava le basi del primo codice sanitario.
Le narrazioni comprendono poi i racconti relativi alla peste che durante il Medioevo afflisse l'Europa, tra questi "I Promessi Sposi" di Alessandro Manzoni, dove vengono descritte le condizioni sanitarie del lazzaretto durante la peste del 1630.
Si passa poi attraverso le grandi scoperte del XIX secolo, quando vengono introdotti metodi di disinfezione innovativi.
La disinfezione riveste un ruolo determinante durante la Prima Guerra Mondiale, dove ad uccidere i soldati, più che le ferite riportate durante le battaglie, erano le infezioni conseguenti ad esse. Si calcola che solo una minoranza dei militari al fronte, forse il 5 %, morì direttamente per le ferite riportate.



LE FUNZIONI SOSTITUTIVE DEI DISINFETTANTI ARTIFICIALI

I moderni metodi di disinfezione trovano applicazione in molti campi.
Tra questi sicuramente c'è l'ambito medico, dove la disinfezione delle ferite è alla base di qualsiasi operazione chirurgica. L'eliminazione dei batteri è necessaria anche per la sterilizzazione degli strumenti medici.

(strumenti sterilizzati)







I disinfettanti vengono però utilizzati anche per l'eliminazione dei batteri dalle superfici delle case  e dai vestiti che indossiamo quotidianamente. Tra questi spicca la candeggina.







Non meno importanti sono le varie procedure di disinfezione utilizzate per la conservazione e la consumazione di cibi.
Tra queste ci sono:

  • la pastorizzazione 
  • la marinatura 
  • l'affumicatura
  • la conservazione sotto sale
  • la conservazione sotto aceto
  • la conservazione sotto olio 
  • la sterilizzazione di vasetti contenitori 
  • la cottura a pressione
  • la cottura ad alte temperature
  • l'utilizzo di abbattitori 

(processo di affumicatura) 

LE FORME SOSTITUTIVE DEI DISINFETTANTI ARTIFICIALI

I disinfettanti di uso moderno hanno requisiti relativi al trasporto e alla reperibilità che devono essere rispettati. L'utilizzo di fumo non è consentito nelle operazioni di sterilizzazione in un ospedale moderno. I prodotti di natura chimica utilizzati inoltre necessitano di essere conservati in contenitori ermetici e resistenti.
Già dai primi anni del 1900 per necessità degli ospedali da campo vennero creati contenitori cromati per il trasporto di utensili chirurgici sterili. Guarnizioni di gomma vennero poi aggiunte per ottimizzare la tenuta tra il coperchio e il fondo. Dal 1960 i contenitori in alluminio vennero sostituiti da quelli in acciaio inossidabile, che minimizza gli scambi di calore con l'ambiente esterno.







ambulanza dei primi anni del Novecento

I MATERIALI SOSTITUTIVI DEL DISINFETTANTE ARTIFICIALE

Già in tempi antichi venivano utilizzati disinfettanti e antisettici di origine naturale. Precisamente gia dal 3000 a.C. gli antichi Egizi facevano uso di antisettici come pece, catrame e resine aromatiche per l'imbalsamazione dei corpi. Erano soliti pure utilizzare il sale comune per la disinfezione quotidiana dei cibi.
rappresentazione dell'antica tecnica di imbalsamazione



Nei tempi antichi si credeva che i batteri che causavano le malattie fossero una punizione per i peccati commessi. Ippocrate, il padre della medicina, fu il primo a contestare questa visione e a proporre l'utilizzo di vino o acqua bollente con prefigurazione antisettica.


La bollitura fu poi ampiamente ripresa dai romani per disinfettare le ferite riportate durante le guerre.


Arrivando in epoca più recente, durante i secoli del Medioevo, la peste dilaniava la popolazione europea, e i metodi per contrastarla prevedevano:

  • soluzioni detergenti
  • aerazione
  • il fumo della combustione di paglia
  • aceto fumi, zolfo, antimonio e arsenico


I primi passi verso la sterilizzazione sono avvenuti nel 1758, quando il Dottor Johann Julius Walbaum utilizzò guanti chirurgici realizzati tramite intestino di pecore.
Fu Louis Pasteur, padre della moderna microbiologia, a proporre la teoria dei germi come causa di malattie. Creò pure il processo della pastorizzazione per la corretta conservazione degli alimenti. 
Verso la fine del 1800 vennero sviluppati processi di sterilizzazione tramite vapore. Era pratica diffusa quella di scaldare e raffreddare ripetutamente gli oggetti al fine di eliminare le spore, inefficace però contro i batteri resistenti alle alte temperature. 

Dalla fine del XIX secolo questi metodi antisettici vennero sostituiti da soluzioni a base di cloruro di mercurio dando inizio ai processi di disinfezione chimica. Nel XX secolo  vennero sviluppati nuovi metodi disinfettanti utilizzati per applicazioni mediche, sostituendo i disinfettanti naturali usati fino ad allora. Tra questi ricordiamo:
  • radiazione tramite microonde
  • ossido di etilene
  • radiazioni ionizzanti 
  • sterilizzatori all'ozono
  • acido peracetico 

mercoledì 1 novembre 2017

GLI ELEMENTI DEL DISINFETTANTE ARTIFICIALE

I disinfettanti artificiali sono composti di diversa natura che hanno come obiettivo quello di neutralizzare quanto più possibile i batteri, i virus, le spore e i funghi presenti a livello di microrganismi.
Un disinfettante può essere di diversa natura, naturale o artificiale.
Per quanto riguarda i disinfettanti artificiali, essi possono essere ottenuti tramite agenti quali:

  • alcoli 
  • aldeidi
  • fenoli
  • ossidanti
  • alogeni
  • detergenti 
formula della formaldeide:
essendo un potente battericida si trova diluita in molti prodotti atti alla disinfezione domestica ed è presente in molti vaccini. E' anche adatta all'imbalsamazione, in quanto ottima nella conservazione di campioni di materiale biologico. 

formula di struttura dell'etanolo: 
l'etanolo è forse il più comune disinfettante ad uso domestico. Esso riesce ad uccidere i microrganismi denaturando le loro proteine e dissolvendo i loro lipidi. Risulta però inefficace contro le spore dei batteri 


il cloro è molto usato nei processi di depurazione dell'acqua per il suo potere battericida

ARTICOLI SUI DISINFETTANTI ARTIFICIALI


I pericoli della Clorexidina, di Maria Rita Montebelli
La resistenza dei batteri ai disinfettanti, La Stampa
Allarme sicurezza dei disinfettanti, di M.R. Montebelli