SINTESI DEL CONTENUTO DEL BLOG

In questo blog sono stati approfonditi alcuni aspetti riguardanti i disinfettanti artificiali. L'attenzione è stata po...

domenica 29 ottobre 2017

SINTESI DEL CONTENUTO DEL BLOG
















In questo blog sono stati approfonditi alcuni aspetti riguardanti i disinfettanti artificiali. L'attenzione è stata posta sull'aggettivo "artificiale", che si affianca a un oggetto realizzato dall'uomo atto a sostituire o imitare qualcosa già presente in natura.
I disinfettanti, come riporta la definizione, sono sostante capaci di uccidere le forme vegetative dei microorganismi e le loro spore. In una sintetica mappa concettuale  ho elencato le principali tipologie di disinfettanti artificiali, in contrapposizione ai disinfettanti naturali. Non mancano infatti in natura esempi di sostanze disinfettanti, basti pensare all'acido citrico, presente nei comuni agrumi, limoni in particolare, o alle straordinarie proprietà dell'acido acetico.
L'evoluzione della scienza e della tecnica hanno permesso la sostituzione dei disinfettanti naturali, non adatti a combattere la maggior parte dei batteri, con moderni disinfettanti artificiali, che presentano materiali sostitutivi ed elementi sostitutivi di natura chimica, come ad esempio fenoli, alcoli, alogeni o ossidanti. Questi nuovi composti si dimostrarono fin da subito molto più efficaci dei metodi adottati dagli antichi, che facevano uso di materiali reperibili in natura. La storia dei disinfettanti ha infatti origini molto antiche. Molti studi hanno evidenziato come già gli antichi Egizi fossero soliti utilizzare pece e catrame, oltre alle classiche soluzioni a base di sale, per praticare tra le altre operazioni pure la mummificazione, di cui oggi abbiamo ampia testimonianza.
Diverse prove si possono ritrovare nelle iscrizioni degli antichi Egizi o nei libri dell'Antico Testamento, nelle narrazioni del Medioevo fino ad arrivare a quelle relative alla Prima Guerra Mondiale, dove un numero enorme di soldati perse la vita a causa di infezioni conseguenti alle ferite riportate. Proprio per necessità logistiche di trasporto negli ospedali da campo si dovette pensare anche a un modo efficace di ripensare le forme dei contenitori dei disinfettanti, che dovevano garantire una buona tenuta, dovevano essere inossidabili, ermetici e sterilizzati. Anche in letteratura si possono trovare riferimenti ai metodi di disinfezione delle diverse epoche, passando da Omero a Manzoni. Non è raro trovare dei riferimenti ai disinfettanti anche nella musica e nel cinema, dove gli sventurati protagonisti sono costretti a medicare le ferite riportate utilizzando disinfettanti improvvisati e altri mezzi di fortuna, come riportato all'interno del blog.
Al giorno d'oggi siamo tutti abituali utilizzatori dei disinfettanti artificiali.  Le loro applicazioni spaziano dall'ambito medico, dove la loro importanza è determinante per la buona riuscita di una qualsiasi operazione chirurgica, fino ad arrivare alle nostre case, alla cura della nostra igiene personale ed alla conservazione di particolari cibi.
Nella nostra società, molto attenta dal punto di vista dell'igiene, i disinfettanti non trovano  più spazio solo in ambito ospedaliero, come accadeva in passato; i luoghi dove è possibile trovare i disinfettanti artificiali comprendono anche le nostre case, o i luoghi pubblici. La necessità di eliminare virus e batteri a livello quotidiano ha fatto sì che si diffondessero molteplici tipologie di disinfettanti prodotte da aziende diverse, e tra queste ce n'è una che propone una pubblicità consistente in un fumetto animato, che ha lo scopo di sensibilizzare con  un messaggio visivo i genitori sull'importanza della disinfezione degli ambienti domestici per la salute dei propri figli.
Le specifiche di un moderno disinfettante devono essere sicuramente la sicurezza, la chiarezza della composizione e le avvertenze riguardo a eventuali effetti indesiderati. Seppur i più moderni disinfettanti presentino delle ottime statistiche di efficacia, essi non sono esenti da rischi, come emerso da recenti studi e articoli scientifici riportati nel blog. Per le normative vigenti ogni contenitore deve riportare i simboli relativi al rischio che il prodotto comporta, tra i quali ad esempio quello di tossicità, o di danno per l'ambiente.
La storia dei disinfettanti ha quindi origine antiche, e al giorno d'oggi molte delle antiche tecniche di disinfezione, come ad esempio l'affumicatura, l'ebollizione o la pastorizzazione sono ancora largamente utilizzate. La scienza è però in continua evoluzione, e ogni anno diverse idee si aggiungono alla già lunga lista di brevetti che si iniziarono a documentare dagli inizi del secolo scorso.


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